Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha approvato il decreto che disciplina le modalità di incentivazione per sostenere l’energia elettrica prodotta da impianti a fonti rinnovabili inseriti in configurazioni di autoconsumo.
Principali novità
- Incentivi a fondo perduto fino al 40% per la realizzazione di impianti a fonti rinnovabili per comunità energetiche e autoconsumo collettivo nei comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti.
- Tariffa incentivante per la condivisione dell’energia rinnovabile, calcolata sulla base dell’Allegato 1, con un periodo di diritto di 20 anni dall’entrata in esercizio.
- Possibilità di potenziare gli impianti esistenti, ma l’incentivo è limitato alla nuova sezione.
- Cumulabilità degli incentivi con contributi in conto capitale fino al 40%, aumentando la sostenibilità economica dei progetti.
Come accedere agli incentivi
I beneficiari devono presentare domanda entro 120 giorni dall’entrata in esercizio degli impianti tramite il sito del Gestore dei Servizi Energetici (GSE), includendo la documentazione richiesta.
Gli impianti esistenti possono ottenere incentivi solo per la nuova sezione. La tariffa incentivante per la condivisione dell’energia rinnovabile, basata sull’Allegato 1, è garantita per 20 anni dall’entrata in esercizio.
Benefici per le comunità energetiche e l’autoconsumo collettivo
Il decreto delinea benefici e interventi ammissibili per le comunità energetiche e l’autoconsumo collettivo con fonti rinnovabili, in particolare per Comuni con meno di 5.000 abitanti.
Condizioni per l’ammissibilità al contributo
Le spese sostenute per gli impianti a fonti rinnovabili, inclusi i potenziamenti, sono ammissibili al contributo in conto capitale a patto che siano rispettate diverse condizioni. Tra queste, la sussistenza dei requisiti specificati nell’articolo 3, comma 2, e l’avvio dei lavori successivo alla presentazione della domanda di contributo.
Scadenze importanti
Gli impianti ammessi al contributo devono entrare in esercizio entro diciotto mesi dalla data di ammissione al contributo, e in ogni caso non oltre il 30 giugno 2026.
Accesso e revoca dei contributi PNRR
La presentazione delle domande per i contributi PNRR avviene tramite il sito del GSE entro il 31 marzo 2025 o fino all’esaurimento delle risorse. Il GSE, come soggetto gestore, valuta il contingente considerando la potenza allocata e la tempistica di entrata in esercizio.
Il contributo può essere revocato per diversi motivi, come la perdita dei requisiti di ammissibilità, dichiarazioni mendaci, violazioni dei principi di DNSH e tagging climatico, e mancato rispetto dei tempi previsti per gli interventi.
Soggetto gestore e modalità di erogazione
Il GSE assume il ruolo di soggetto gestore per il Titolo III, con un accordo specifico Ministero-GSE che definisce i compiti e i costi coperti tramite un corrispettivo dai beneficiari.
Il contributo è erogato secondo regole operative, inclusa un’anticipazione su richiesta.
Regole operative e procedure di accesso
Le regole operative per l’accesso ai benefici, proposte dal GSE e verificate da ARERA, saranno approvate entro 30 giorni dal decreto. Regolano modelli, requisiti, modalità di presentazione e verifica preliminare di conformità.
Monitoraggio e valutazione del piano
Il GSE monitora gli effetti del decreto e valuta costi delle tecnologie. Un piano di valutazione, redatto da un soggetto indipendente secondo normative eurounitarie e nazionali, sarà pronto entro 180 giorni dall’entrata in vigore.
Partecipazione delle configurazioni di autoconsumo internazionali
Le Comunità Energetiche Rinnovabili ubicate in Stati membri dell’Unione Europea o Stati terzi confinanti con l’Italia possono accedere alle tariffe incentivanti previste dal Decreto, rispettando condizioni specifiche e dimostrando reciprocità attraverso accordi con i rispettivi Stati.
Entrata in vigore e prospettive future
Il decreto prevede la cessazione del decreto del 16 settembre 2020 sessanta giorni dopo la sua entrata in vigore. Il nuovo decreto entrerà in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione sul sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
Fonti
Approvato il Testo del decreto sulle Comunità Energetiche: contributo a fondo perduto